… and I know too much now

To really feel at home in any one place.

(Goh Poh Seng)




lunedì 25 ottobre 2010

..news from the east coast


Dear assholes

è molto che non scrivo. Odio avere molte cose da raccontare e non sapere da dove cominciare. Va a finire che non le dico tutte, e così sarà anche questa volta: altro incentivo ad essere più costante. Tra qualche giorno festeggerò i miei primi sei mesi in terra yankee. Concedetemi di essere banale: il tempo vola. E' indescrivibile quanto veloce mi sia passato questo pezzo di 2010. Il lavoro intenso ed i mille cambiamenti hanno sicuramente contribuito ad accelerare la clessidra, ma ancora mi è difficile credere che sono via da sei mesi. Le cose si fanno serie: comincio a conoscere la la città, i nice spots, le persone. In fondo DC non è grande, e fuori dal ghetto ci si sente tutti nello stesso quartiere tirato al lucido. Si vive bene, si cammina, non manca il verde, né mancano compagni di avventure con cui ogni tanto condivido e soddisfo il bisogno di uscire un po' dalla bolla degli young professionals alla ricerca di qualcosa di più vissuto, sporco e spontaneo. Continuo a pensare che il ghetto siamo noi.

IL LAVORO va molto bene. E' stato molto stancante nell'ultimo mesetto, ma per fortuna venerdì il nuovo report è stato mandato a stampare e le cose dovrebbero calmarsi un po'. Come qualcuno saprà ho vinto il concorso a cui avevo partecipato, quindi a breve diventerò staff della banca mondiale. Ancora non realizzo. Una volta ricevuta la buona notizia è cominciato l'inferno burocratico. Hanno assunto una società di investigazione per verificare che le informazioni da me fornite sul mio background fossero vere. Ancora rido al pensiero che possano aver chiamato l'università di firenze al numero che gli ho dato (qualche ufficio in piazza san marco). Hanno fatto i loro conti e alla fine mi hanno offerto un contratto. Ho accettato. Altro passaggio: controllo sicurezza. A questo punto ho tremato date le tipiche macchinose procedure legate al mio secondo passaporto. Per fortuna in 3/4 giorni mi hanno dato il via libera, e quindi entro la prossima settimana dovrei firmare. E' un incarico di 2 anni nel progetto dove lavoro adesso. Due grossi cambiamenti: il trattamento (non che finora abbia sofferto, ma il nuovo contratto è davvero splendido: piano pensione, ferie pagate, assicurazione medica, e molti altri benefits al limite del ridicolo per noi italioti) e la durata (due anni. E' una grande notizia non c'è dubbio, ma comunque un po' mi scombussola. In effetti non ho mai pensato che sarei tornato a casa dopo sei mesi quando sono partito, ma pensare di stare a washington per due anni fa il suo effetto).

LA CASA nuova spacca. Due amici che ho conosciuto qui cercavano qualcuno che si trasferisse nella loro splendida casa. Una casetta in stile inglese, a mattoni, in una zona molto carina.




Non è ovviamente tutto. Cercherò di mettere qualche altra foto al più presto e magari includere qualche aneddoto meno serio e per questo ben più gradito.

Mi mancate tutti. Da quando sono partito molti di voi si sono laureati e molti si laureeranno quando io sarò ancora qua. Qualcuno ha avuto un bambino, ed io non c'ero. Qualcuno è in un momento difficile e io non posso esserci. Altri continuano ad avere le loro vite di cui ho sempre fatto parte. Qualcuno sta per fare scelte importanti di cui non sarò partecipe. Qualcuno è partito, chi per molto chi per poco. Altri stanno per partire, e io non sarò la a salutarli. Everything changes, everything stays the same.

R.

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